La subacquea è diventata troppo sicura?
C’è una battuta ricorrente fra i subacquei che recita: “Ti ricordi quando il sesso era sicuro e la subacquea pericolosa?” I tempi sono cambiati e, anche se non voglio approfondire i pericoli della promiscuità sessuale, posso affermare che la subacquea è diventata troppo sicura. Almeno, questa è la percezione generale e, ironicamente, sta facendo sì che la gente non veda più le immersioni come un attività alla moda. Quello di cui abbiamo bisogno è quindi un cambio di immagine che porti la subacquea ad essere ancora percepita come una attività eccitante. Quando l’attività subacquea inizió a prendere piede negli anni ’60 l’attrezzatura era assolutamente poco sofisticata, non esistevano i GAV, gli erogatori mono-stadio non davano aria se non si era posizionati correttamente in acqua, non esistevano i manometri e le mute erano così poco evolute da far congelare chiunque stesse in acqua per più di quindici minuti e per indossarle bisognava ricoprirsi di borotalco.
Grazie a persone come Jacques Coisteau, Duilio Marcante, James Bond ed altri, l’attività subacquea era incredibilmente alla moda e “cool”. I documentari di Folco Quilici ed i primi filmati nei quali si mostravano esplorazioni nei relitti, immersioni fra gli squali e nei più incredibili fondali nel mondo, hanno catturato l’attenzione e l’immaginazione della gente. Gli orologi subacquei divennero presto un simbolo di mascolinità e avventura.
Poi, senza una ragione apparente, l’immersione è diventata un’attività poco attraente per vecchi ricchi. Non dovrebbe però essere così: la subacquea, nonostante oggi sia molto più sicura, rimane una delle attività più estreme che si possano fare e permette di visitare un mondo incredibilmente affascinante, volando senza doversi assoggettare alle regole della gravità. In altre parole, a meno che non si lavori alla NASA oppure non si acquisti un biglietto per il prossimo viaggio in orbita con Virgin Galactic, difficilmente riuscirai a vivere una simile esperienza.
Nessun altro sport può offrire le stesse emozioni, certamente non il paracadutismo, il freeclimbing o il bungee-jumping. Perché, quindi, la subacquea ha perso ’appeal’? Dopotutto viviamo in un mondo di GoPro e sport estremi e bisognerebbe analizzare come la subacquea sia stata venduta fino ad oggi è quali siano stati i messaggi inviati al mercato.
Le agenzie didattiche si sono affannate a pubblicizzare le attività diving come super-sicure, ’diving is fun’, con immagini di gruppi di persone che prendevano sorridenti il sole in barca facendo il segnale di “ok” o alle prese con fotografie di pesci pagliaccio protette da anemoni.
Le certificazioni prese nei centri all’estero vengono rilasciate in due-tre giorni e comprendono qualche immersione in piscina, in mare e lo studio di un libro contenente più rassicurazioni che informazioni utili a diventare un esploratore subacqueo. Un timbro sul divelog, un brevetto ed una foto della consegna brevetto e sei pronto per fare le tue due immersioni l’anno nei mari tropicali. Jeaques Cousteau si rivolterebbe nella tomba!
L’immersione subacquea è molto di più! Vorrei vedere lo sport che più amo crescere nuovamente in popolarità!
Mentre la maggior parte della gente pensa alla subacquea come ad un’attività da fare unicamente nelle temperate acque tropicali, la verità è che ci sono esperienze altrettanto emozionanti ovunque ci sia uno specchio d’acqua. Ho personalmente fatto immersioni sotto i ghiacci, combinando parte di attrezzatura da montagna a quella per le immersioni e mi sono ritrovato a danzare a testa in giù sullo strato ghiacciato di un lago alpino, provando una delle esperienze più indimenticabili della mia vita. Ho avuto la fortuna di fare immersione in un lago che nascondeva sommerso un vecchio mulino di secoli fa (lago di Capo d’Acqua) oppure in fiumi (Verzasca) con una visibilità talmente incredibile da farmi provare la sensazione di volare!
Ho visitato alcuni relitti enormi e profondi (Haven, Baron Gautsh , etc.. ), mi sono immerso con il grande Squalo Bianco in Sud Africa, dove ho potuto osservare da vicino anche squali Tigre e squali Zambesi. Mi sono ritrovato a tu per tu con foche che hanno giocato con me nelle gelide acque argentine e, voltandomi, sono rimasto senza fiato nel vedere una balena con il suo piccolo. Tutte queste esperienze sono talmente incredibili che non possono nemmeno essere paragonate al paracadutismo, al kite surf o ad altri sport ritenuti più eccitanti. A tutto ciò si aggiunge il fatto che la subacquea è più sicura, perché c’è stato un continuo sviluppo nell’attrezzatura e nell’addestramento .
Ecco come, secondo me, si può porre un rimedio a questa immagine di attività poco avventurosa:
Tec XR Siamo ad un punto di sviluppo del mercato della subacquea nel quale l’approccio tecnico è diventato molto importante. Ci sono molti subacquei ricreativi che non sono più stimolati da anni a fare qualcosa di nuovo anche se la tecnologia ha reso la subacquea tecnica ormai molto più sicura.
L’introduzione ben fatta della subacquea tecnica in un diving è diventata ormai un obbligo e poster, brochure, fotografie di una subacquea più avventurosa ed accattivante può aiutare a cambiarne la percezione. Lo stesso vale anche per le immagini sul proprio sito web. Ecco come introdurre la subacquea tecnica nei dive centers
Freediving A differenza della subacquea, il freediving è percepito come un’attività sportiva nella quale l’equilibrio mentale e fisico hanno una notevole importanza. È anche l’attivita più in crescita del settore subacqueo ed ha il pregio di attirare anche un mercato completamente diverso. Fino ad ora è sempre stata un’attività vista male dai centri subacquei e dagli Istruttori, ma questo è un errore.
Il video di Guillaume Nery Free Fall nel quale l’apneista sprofonda senza attrezzatura in un Blue Hole accompagnato da una splendida musica ha ottenuto ventidue milioni di visualizzazioni!
SSI non solo ha un ricco programma di Freediving, ma con Gianluca Genoni si rende disponibile a stage a e formazioni istruttori nei vari centri, e questa è un’esperienza da fare assolutamente!
Ecco come formarsi come Freediver fino a livello professionale. In questa disciplina si scava in se stessi con la meditazione, lo yoga ed il rilassamento e si raggiungono livelli di conoscenza del proprio fisico e di unione con l’universo e con il mare davvero incredibili.
Formazione Professionale: La formazione professionale porta un entusiasmo molto diverso alla subacquea fino a qui considerata come uno svago. Ci sono moltissime persone che hanno raggiunto livelli avanzati come Dive Guide, Divemaster o Dive Control Specialist e che non vengono spinte a continuare la loro formazione professionale nei centri in cui lavorano. I motivi sono i più vari: dalla paura da parte dello staff del centro di perdere il controllo sul club ( errore modornale perché i club che non continuano a creare nuovi istruttori prima o poi spariscono..) , o non hanno persone qualificate per fare questa formazione e non vogliono chiamare esterni, o perché non ci hanno mai pensato. Di sicuro molti sono quelli che sognano di diventare professionisti e che potrebbero portare nuove energie nel club o nel mercato della subacquea. Leggi perché si dovrebbe diventare Istruttori subacquei !. A parte la possibilità di guadagno derivante dalla formazione professionale, i club/centri dovrebbero riflettere sul fatto che perderanno i clienti che richiedono tale formazione e che avrebbero potuto contribuire alla crescita del club/centro. La formazione professionale crea un differente approccio alla subacquea e crea l’opportunità di essere un anello della catena che porta il cliente a raggiungere un sogno e questo ci legherà in modo indissolubile al cliente. Ecco la progressione didattica del percorso professionale.
Corsi fatti bene Spesso nella smania di assecondare le richieste del cliente ci dimentichiamo che i corsi fatti velocemente e senza produrre dei subacquei ben preparati sono assolutamente un investimento a breve termine. Il corso non deve insegnare solamente l’uso dell’attrezzatura subacquea, ma creare un subacqueo competente, che possa continuare con la sua esperienza l’esplorazione del mondo subacqueo ovunque nel mondo! Meglio essere rigidi: le esperienze di maggior valore nella nostra vita non sono state facili da raggiungere, né sono state offerte a prezzi ridicoli.
Bisogna anche uscire dallo schema secondo il quale non si può dire che ci sono cose pericolose. C’è quasi una forma di ridicola paranoia che non ci permette di spiegare che certi atteggiamenti sono assolutamente pericolosi e da evitare! Insomma: non accettate compromessi sulla preparazione e spingete i vostri affiliati a fare immersioni, piuttosto anche non con voi, ma fateli rimanere attivi!
Rebreathers So che in molti diranno: “Costano troppo!” Oppure: “Sono troppo pericolosi!” Eppure questa tecnologia sarà sempre più presente in futuro e potrebbe veramente essere una svolta nel mercato del diving. I progressi hanno portato a macchine interamente gestite dall’elettronica che, diversamente da quanto si possa pensare, sono molto più affidabili e facili da usare.
Costituiscono, come la subacquea tecnica, una fonte di novità ed interesse incredibile e nessuno resiste alla tentazione di chiedere come funziona, se ne vede uno nel Dive Center! Immaginatevi se gli venisse proposta una prova in acqua..
È il futuro, costoso forse, ma il futuro. Rimanerne tagliati fuori sarebbe un errore madornale. Una dei rebreathers più avanzati e completamente gestito elettronicamente è il Poseidon MKIV e MKVII
Materiale pubblicitario A fianco delle foto rassicuranti di famigliole che si immergono unite, dovreste avere video, poster e brochure di una subacquea più accattivante, avventurosa, impegnativa. Questo va pensato anche per l’immagine del diving center sul web. Il messaggio dovrebbe essere: “Noi risvegliamo l’eroe che c’è in te” e poi ci occupiamo anche dei subacquei “normali”.
La proposta dei viaggi andrebbe fatta con immagini adrenaliniche ed in località inusuali, che ormai sono diventate raggiungibili a prezzo accettabile. Conosco club che organizzano per la 23 esima volta il viaggio a Sharm o alle Maldive! Perché non proporre il Sud-Africa , la Norvegia con le orche, gli squali tigre alle Bahamas, le foche e le balene in Argentina, gli squali Martello a Coco Island?
Conclusioni:
Lo sport più bello ed eccitante al mondo necessità di un vero cambio di immagine. Certamente le didattiche devono fare la loro parte e sono convinto che stia già succedendo. Tutto però è inutile se non saranno in grado di cambiare anche i Centri Diving, gli Istruttori e le agenzie di viaggio specializzate. Purtroppo nel nostro settore non si vedono grandi iniziative di questo tipo ed i centri/club offrono gli stessi corsi, viaggi, prodotti nello stesso modo, agli stessi prezzi e con la stessa strategia commerciale. Nessun altra attività merceologica è rimasta inerme ed immobile di fronte alla modernizzazione e per non morire bisogna cambiare!. Forse è proprio giunta l’ora di farlo ..